La Vita

La sue prime opere letterarie di successo, in quegli anni, furono Cristianesimo russo e il Mistero cristiano nell’anno liturgico, che lo resero famoso in Italia e all’estero. Fu uno dei primi, infatti, a studiare e far conoscere in Italia santi del monachesimo russo ed orientale quali san Sergio di Radonez, san Serafino di Sarov e la spiritualità del pellegrino russo. Con i suoi studi sulla spiritualità liturgica si avvicinò alla corrente di scrittori spirituali d’oltralpe che meditavano in quegli anni su tali temi operando un rinnovamento nella teologia e nella spiritualità liturgica. Entrò così in contatto epistolare con personaggi quali Von Balthasar (che fu anche suo direttore spirituale per alcuni anni), Evdokimov, Bouyer, Merton, Danielou e altri. Negli anni ’50 si ritirò in un piccolo eremo sui colli fiorentini, che volle dedicare a San Sergio di Radonez, e raccolse attorno a sé alcuni giovani che volevano vivere con lui un’esperienza monastica sotto la sua guida. Si costituì così una famiglia religiosa che egli denominò Comunità dei figli di Dio, comunità monastica costituita da persone laiche